E' verde ma non è matcha. Che cos'è ?

Nel delirio onnipresente del the matcha tra i food blogger , ho voluto lanciare un foto-quiz. La foto che segue è l'ingrandimento di.....?


Be, non è una cremina al matcha, ma come nella migliore e breve tradizione (vedi cucina tradizionale) del mio blog, non potevo non postare il mio cremosissimo e profumatissimo PESTO. Ok, si tratta proprio di un banalissimo pesto e anche se penso di non mettere in rete niente di originale, spero che quest'anticipo d'estate sia gradito.




  • basilico qb (vedi foto)
  • grana grattugiato 50 g
  • pecorino gratuggiato 50 g
  • pinoli 50 g
  • olio evo 1/2 bicchiere
  • 1 spicchio d'aglio (ci vuole proprio)
  • qualche grano di sale grosso
Ora farò inorridire i puristi, ma per comodità io butto tutto nel frullatore e aggiungo, attraverso un foro, a poco a poco, l'olio. L'importante è ridurre al minimo il tempo necessario per triturare il tutto, questo per non scaldare il basilico. Forse non sarà come quello pestato nel mortaio, ma è di gran lunga meglio della stragrande maggioranza di quelli in commercio.



Con un pesto così buono non ho resistito, e ho voluto preparare le classiche trofie con fagiolini e patate. Questo gustosissimo piatto mi porta alla memoria lunghe vacanze estive in Liguria, regione che io amo moltissimo e dove ogni orto, ogni fazzoletto di terra rubato alla montagna è un magico scrigno di verdure, aromi, ulivi e frutti...
La cucina ligure ha una connotazione prevalentemente vegetariana e utilizza alcuni prodotti della terra che difficilmente si trovano altrove.
Non ho mai trovato, ad esempio, quelle piccole melanzanine tonde che vengono cucinate ripiene, e se non ricordo male, nel composto viene messa anche la mortadella e abbondante maggiorana.
Sono un capolavoro di gusto che non hanno niente a che vedere con altre varietà della stessa specie e mi farebbe molto felice trovare la ricetta originale.



Commenti

Scribacchini ha detto…
La prossima volta che fai una cosa banale come questa... chiamami.
Remy
ps, ma come fai a farlo rimanere così chiaro usando il mixer?
Gloricetta ha detto…
Ciao Kja, le ho provate le zucchine trombetta. Il papà di una mia collega le aveva seminate nell'orto e le ho cucinate trovandole molto buone e di consistenza più soda di altre.Dolci con le zucchine? Mai provato.

Ciao Remy, se vuoi spedisco un assaggio della prossima produzione.
In ogni caso, penso che sia il formaggio a renderlo chiaro e cremoso. Se segui le dosi, il risultato è assicurato. Glò
Anonimo ha detto…
Glo, io amo la cucina tradizionale, quella fatta con amore ingredienti genuini e fantasia, quindi hai fatto benissimo a mettere la ricetta del tuo pesto, anzi grazie! Pensa che a casa non l'ho mai fatto, quindi ora che tu gentilemnte hai condiviso il tuo, proverò sicuramente e ti farò sapere.
Hai fatto tu anche le trofie?
Orchidea ha detto…
Il pesto sarà pure semplice e tradizionali ma è una delle cose più buone della nostra cucina e a me piace moltissimo!

Ciao.
Gloricetta ha detto…
Ciao Francesca,penso proprio che tu debba provare, è una cosa velocissima e che da soddisfazione. Naturalmente voglio i tuoi commenti. Fammi sapere a prova avvenuta. Le trofie non le ho fatte io, sono quelle della pasta fresca Buitoni. Io le trovo buone, ma se hai sottomano un pastificio che le produce fresche forse è meglio.

Ciao Orchidea, mi fa piacere trovarti qui sul mio blog. Al prossimo scambio di ricettine. Glò
sediciaprile ha detto…
Carissima amica quando ho visto la tua ricetta da buona genovese mi è scesa una lacrimuccia..qui il pesto è sacro..c'è gente che non pasteggia ad altro..le tradizioni si tramandano di madre in figlia..insomma ti saprei dare tutti glia ccorgimenti del mondo..solo che il tuo pesto mi pare perfetto..
in realtà la bontà o meglio la delicatezza sta solo nelle foglie..ecco il punto..il pesto genovese è così come gusto propio perchè il basilico nasce e cresce vicino al mare..le fogliline devono essere tenere e chiare e dovrebbe essere triturata nel mortaio (cosa che non fa più NESSUNO te lo assicuro). Basta spostrati di 5 km e andare nell'entroterra che il basilico cambia e così anche il pesto..è qui il trucco..
Io da buona umbra trapiantata a Genova ho un trucco: se le foglie sono troppo verdi e l'odore sia vvicina alla mentuccia fatele dare una sbollentata in modo che perda il sapore forte.
Da Zena un abraccio
LaCuocaRossa ha detto…
Penso che il pesto a Genova sia come il ragù a Napoli: ogni massai crede di possederne lei, e solo lei, la ricetta autentica!!!
p.s.
Gloricetta, rispondo qui alla domanda che mi hai fatto nel mio blog: la forchetta di forma congrua è una fochetta che "sembri" tale e non necessariamente un paguro, un martello demolitore, una maniglia etc...
venere ha detto…
Pesto, patate e fagiolini: alla fine i sapori classici non tradiscono mai...
apprendistacuoca ha detto…
Mmmm!buono il pesto così cremoso!l'aspetto è molto simile alla crema di zucchine che ho postato ieri, che inftti è PIENA di basilico! in questo periodo mi sento molto ispirata dal verde!
ciao!
Gloricetta ha detto…
Ciao Sediciaprile, certo che se vivi nella bellissima liguria potrai avere a portata di mano il necessario per un fantastico pesto. Solo lì infatti si trova quel basilico con le foglioline minute, per non parlare poi del fantastico olio extravergine.

Ciao La cuoca Rossa,il bello della cucina tradizionale è che ogni famiglia si tramanda le ricette, e la memoria del gusto di certi piatti ci accompagna da quando eravamo piccoli.Io trovo che sia bellissimo, e mi auguro che anche le nuove generazioni possano goderne.

Ciao Venere, ai ragione sui sapori classici,e poi penso che non si possano fare rivisitazioni dei classici senza averli sperimentati molto bene.

Ciao Apprendista Cuoca, farò un salto a vedere il tuo post della crema di zucchine. Il verde piace molto anche a me. Glò
Monica Bedana ha detto…
Glò, evviva la tradizione, questo post è graditissimo!Baci
venere ha detto…
Sono passata or ora per attingere alla tua ricetta di pesto e ti mando un saluto!
LaCuocaRossa ha detto…
cara gloricetta...
ho letto che ho attentato alla tua stabilità "residenziale"...
beh...se ti può consolare...quello di fronte al mare non è un terrazzo ma un banale balcone, la casa dentro è carina ma piccola e cosa più grave di tutte vale circa 400.000 euro ma non è mia...abitare su un mercato del pesce significa anche che di notte alle 3 c'è lo stesso traffico che in corso Buenos Aires alle 9 del mattino...e poi se qui chiedi uno stinco o un cappello del prete per fare un bollito ti guardano come se fossi un marziano...
e i pizoccheri sono pura utopia...
E poi, se desideri mangiare pesce sul mio balcone (come io cassouela -come diavolo si scrive???- nel tuo soggiorno) puoi sempre venirmi a trovare no???
Gloricetta ha detto…
Cara cuoca rossa, grazie per l'invito e appena passerò dalle tue parti non me lo farò ripetere.
E certo, non siamo mai contenti!! Se abitiamo in montagna sogniamo il mare, se siamo al mare vorremmo un po di neve per sciare e se siamo ricce vorremmo avere bei capelli lisci... Be, forse non proprio così, c'è che vive in posti da sogno e non credo che farebbe un "cambio casa". Grazie Glò
rosso fragola ha detto…
ha un colore splendido, non a tutti riesce così, bravissima!
complimenti, dalla foto si dice che hai preparato un ottimo pesto, e te lo dice un genovese!

ps. il Pesto (con la P maiuscola) non è mai banale, anzi!!!!
marguerited ha detto…
ciao
anch'io lo farei volentieri con il frullatore.
Ma mio figlio (14 anni) lo coltiva personalmente e vuol farlo di persona con il mortaio di marmo e pestello di legno. Così come lo facevala mia nonna. Quello della nonna era stupendo, una crema meravigliosa e profumata.
Quello del mio piccino è poco omogeneo, non so, ci sono pezzi di basilico che restano interi.
comunque guai a contrariarlo. e poi la buona volontà va premiata.
proverò a cercare le antiche tecniche per fare il pesto con il mortaio, io non le conosco.
buona giornata e complimenti per la ricetta.

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