Bruschetta "col cavolo" nero


Trovo nella cucina toscana un buon equilibrio tra ciccia e verdurame. Ci sono poi dei vegetali che non compaiono facilmente sui mercati di casa mia, ma che ho conosciuto e imparato ad apprezzare. Uno di questi è il cavolo nero. La prima volta che ho avuto il piacere di assaggiarlo ero a Cortona (bellissima cittadina in provincia di Arezzo), in una enoteca che serviva la ribollita e delle bruschettine con cavolo nero davvero deliziose. Al mio ritorno dalla Toscana, ho portato al mio papà, come souvenir, una decina di piantine di questo cavolo, e da lì è partita la produzione. Da qualche anno posso gustare, durante l'inverno, questo ortaggio che ha trovato molti estimatori tra i mie commensali. Per meglio assaporarlo ripropongo qui le bruschette.

  • cavolo nero 1 bello grande
  • pane sciapo toscano
  • aglio uno spicchio
  • olio evo toscano
  • sale grosso
Preparate il cavolo nero eliminando la costa centrale delle foglie e lavandole bene.
Portate a bollore l'acqua in un capiente tegame, mettete un pugnetto di sale grosso e gettatevi le foglie. Lasciate cuocere una decina di minuti o fino a che le sentirete tenere. Scolatele, strizzatele e tritatele grossolanamente.
Nel frattempo avrete tagliato a fette il pane e lo avrete messo a dorare in forno.
Fregatele con l'aglio e distribuite su ogni fetta un pò di cavolo bollente. Irrorate le bruschette con olio evo toscano e portate in tavola caldissime. La qualità dell'olio è fondamentale ed il pane sciapo o sciocco ne esalta il sapore.


Commenti

Sandra ha detto…
Alleluja!!! ;-)
Ci mancava un post.. E questo bruschetta è very very good... :)
Anonimo ha detto…
Hai ragione sulla cucina toscana, è veramente buona, le sue bruschettine, e la ribollita mi fanno impazzire. La tua bruschetta è molto invitante. Ciao Mara
LaCuocaRossa ha detto…
quanto mi manca andarmene in giro per la toscana...ma mi tocca lavurà...
Gloricetta ha detto…
Ciao Gourmet, sei troppo buona...era giusto un piccolo intermezzo.

Ciao Anna Maria, benvenuta da queste parti. Ho lasciato un commento sul tuo blog (che trovo molto carino) e ho messo tra i miei preferiti il link. Verdura o frutta e pane, è stata da sempre la merenda di chi lavorava nei campi. Sali minerali e zuccheri semplici per toglere la sete e dare energia. Niente a che vedere con le barrette energetiche oggi così di moda.

Ciao Mara, condivido la passione per la cucina toscana e per le sue ottime materie prime.

Ciao Cuoca Rossa, manca anche a me. Avevo fatto un progettino per inizio Novembre, ma considerati gli impegni lavorativi e non dovrò aspettare a fine anno.

Glò
mmm che bella ricetta che profuma di toscana!!! e poi le bruschette le magerei a tutte le ore.

hai ragione e' importantissima la qualita' dell'olio. Come la vedresti la ricetta utilizando olio ligure (e' quello che risesco a procurarmi piu' facilemnte)?

max
http://lapiccolacasa.blogspot.com
Gloricetta ha detto…
Ciao Max, l'olio ligure è senza dubbio ottimo...magari scegli un tipo un pò saporito. Solitamente quelli ligure o del Garda sono di sapore più delicato.Quando ero piccola, e arrivavo con la mia famiglia per le vacanze in Liguria, la signora che ci ospitava ci faceva trovare sul tavolo di cucina, un bel bottiglione di olio di sua produzione. Lo ricordo ancora saporitissimo. Glò
rosso fragola ha detto…
pane sciapo...mah...senza sale, ma sciapo...
In compenso c'è il cavolo nero!!! :-))
E che bella foto nitida ti è venita, sembra di averlo qui.
Ciao Gloricetta!
Gloricetta ha detto…
Ciao Rosso Fragola, per pane sciapo è inteso quello toscano senza sale, ideale per assaporare al meglio l'olio buono. Grazie per i complimenti, sono sempre molto graditi. Glò
Anonimo ha detto…
ho appena letto il post di anna maria sul pancotto e ora leggo la tua bruschetta col cavolo nero, che per me è "la verza di Pietro". Queste preparazioni fatte con ingredienti poveri, riescono sempre a commuovermi. Mi ricordano i tempi in cui non esistevano i supermercati, e le possibilità delle famiglie non erano quelle di adesso
Gloricetta ha detto…
Ciao Sergiott, ora vado a leggermi il pancotto! La nostalgia per la cucina di altri tempi ci fa rscoprire anche una cucina più sana.
Anonimo ha detto…
Che buono il cavolo nero !!! mi piace moltissimo anche la zuppa ! peccato che in Ancona non riesco a trovarlo, non è proprio abitudine usarlo da queste parti! però ogni volta che vado a San Sepolcro ne prendo un bel pò !!
ciao ciao

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