Confettura mango e albicocche; una delizia dorata


Nella mia malsana idea delle ferie, trovo invariabilmente spazio per impegni culinari più o meno gravosi. Le conserve fanno parte di quelle preparazioni che, per ovvie ragioni, richiedono molto tempo...tempo che durante il periodo lavorativo è sempre davvero molto risicato. Considerato che i dolci preferiti dai miei commensali sono generalmente le crostate con confettura preferibilmente casalinga, non posso esimermi dal produrne qualche vasetto.
La mia scoperta della pectina ha rivoluzionato la mia idea di marmellata (ore di bollitura, tanto zucchero, fornelli appicicaticci, ecc...) e non smetterei più di produrne.
E così facile, veloce e poi sono buonissime. Riesco inoltre a contenere le quantità di zucchero (solitamente ne metto meno di quanto ne richiede il procedimento) e la salute ci guadagna.
Questa che pubblico è la ricetta di una confettura che ho sperimentato abbinando un mango maturo alle albicocche. A noi è piaciuta moltissimo. Il gusto resinoso del mango la rende meno stucchevole.

per 4 vasetti da 250 g

  • mango maturo 1
  • albicocche nettate dal nocciolo, il peso necessario per raggiungere un totale di kg 1 di frutta
  • fruttapec 1:2 Cameo, 1 bustina
  • zucchero 400 g

Sbucciate e tagliate a piccoli pezzi il mango. Togliete il nocciolo alle albicocche e riducetele sempre a pezzetti (tot. 1 kg di frutta). Mettete, in un tegame d'acciao con fondo pesante, tutta la frutta, lo zucchero e il fruttapec. Mescolate tutto a freddo e mettete quindi a cuocere a fuoco vivace fino a che non inizia a bollire. Da quell'istante calcolate 3 minuti (le istruzioni sulla confezione di pectina sono categoriche) oppure 6 minuti se raddoppiate le dosi.

Spegnete, passate ancora bollente con il minipimer e provatene un cucchiaino su di un piattino ben freddo. Se la consistenza vi soddisfa, invasate la confettura ancora calda, chiudete i vasetti e capovolgeteli. Lasciateli così fino a che saranno freddi, si formerà il sottovuoto e non avranno bisogno di essere sterilizzati. Conservateli in dispensa ...se resistete.

Oltre a questa delizia, ho provato ad abbinare anche mele e prugne gialle e ne ho preparata anche una versione si sole prugne rosse; ideale per la classica crostata che si usa da queste parti.

Commenti

Mamina ha detto…
Il colore è bellissimo!
k ha detto…
gnam! anch'io ho scoperto da poco la pectina e, dopo mille perplessità, devo dire che è praticissima e...la frutta sa + di frutta, visto che cuoce poco. Devo provare questa ricetta, che le marmellate le ho esaurite in barca :)
baci
Sandra ha detto…
Slurpete! :)
brava glo due frutti che adoro!
Baci
Anonimo ha detto…
Glo, sono stata al ristorante Il feudo a Citt� di castello, come avevi suggerito sul blog prima delle vacanze: ottima segnalazione! Lo chef Luigi � un vero appassionato, e la cena � stata di alto livello, soprattutto per la scelta delle materie prime. Grazie della segnalazione!
Gloricetta ha detto…
Ciao Mamina, la couleur est comme l'or... mais le goût il est très mieux

Ciao K, bentornata! Sono certa che una piccola scorta di confettura in cambusa sia molto apprezzata.

Ciao Sandra,dai pigrona ...non si vedono ricettine da un pò sul tuo blog!


Ciao Francesca,ti avevo risposto sul post delle mie vacanze e il commento diceva così: "non sai quanto sia felice di sapere che hai seguito il mio invito e che ti sia piaciuto il posto...noi con gli amici umbri ci siamo stati una sera e le chiacchiere con Luigi, davanti a qualche bottiglia "davvero" impegnativa, ci hanno fatto fare le ore piccole".

Glò

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