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Braciola di maiale ubriaca con uva rosata
Tempo fà, con il pacco dono della Compagnia del Cavatappi avevo ricevuto un vino Passito di Vermentino Aldiola 2002.Durante un pranzo domenicale ha accompagnato il dolce e ne è avanzato un pò nella bottiglia. Non è un vino troppo dolce e quindi mentre preparavo queste bracioline di maiale ho provato ad abbinarlo e devo dire che il risultato è ottimo.
Dosi per 4 persone
- braciole di maiale 4
- uva rosata un bel grappolo
- farina
- vino passito Vermentino Aldola 1/2 bicchiere
- bacche di ginepro
- mirto
- chiodi di garofano
- sale
- pepe
- burro una noce
- olio evo
Lavate l'uva e dividete gli acini longitudinalmente. Infarinate bene le braciole dopo averle battute brevemente. Fate scaldare in un ampio tegame antiaderente un pò di olio evo e una noce di burro. Ponetevi la carne e lasciatela rosolare bene da ambo le parti. Aggiungete gli acini d'uva, qualche fogliolina di mirto, 5/6 bacche di ginepro, 2 chiodi di garofano, sale e pepe. Sfumate con il passito di vermentino, abbassate la fiamma, rigirate la carne, coperchiate e lasciate cuocere a fuoco bassissimo ancora 2/3 minuti. Spegnete ed impiattate su piatti di portata caldi, accompagnando con gli acini d'uva e un pò del suo sughetto.
Commenti
Ciao Mara
Ciao Mara, la carne dell braciola è solitamente abbastanza asciutta, ma fatta tipo scaloppa risulta più morbida.
Ciao Cuoca rossa, è bene adattare la cucina ai gusti dei propri commensali...ma qualche volta fai una prova, non si sa mai...."ogni lustro si cambia gusto".
Glò
ancora una volta ti lascio un mess, poi ripasso e non lo trovo!
ma dove sbaglio?
ti dicevo che è una ricetta e una presentazione molto elegante e l'accortezza dei piatti caldi un tocco da maestro
anzi da maestra…
ho l'aquolina im bocca!
Ciao Lory, hai lasciato un commento ad un orario che non giustifica l'acquolina...forse non hai pranzato?
Glò
grazie e a presto