Week-end con il mercato europeo


Centocinquanta ambulanti provenienti da tutta Europa e da varie regioni d'Italia, hanno portato un pò della loro tradizione in quel di Piacenza. Si tratta della seconda edizione di questa iniziativa commerciale che trova una felice ubicazione sul "Faxall"; il bellissimo viale alberato a ridosso delle mura storiche che è, per i piacentini, un passeggio molto suggestivo.
Io, come noto, sono attratta inverosimilmente da mercati e mercatini e complice il bel sole tiepido di questo fine settimana ho approfittato per visitarlo in lungo e in largo e fare acquisti.
la cosa bella di questa iniziativa è che puoi portarti un pò d'Europa a casa con un tour immaginario tra i bulbi olandesi, i coltelli di Savoia, würstell e crauti tedeschi, strüdell e sacher austriaci ecc... ecc...


Hanno attirato la mia attenzione anche alcune bancarelle di gusto nostrano. Come noto, ho una passione per i formaggi che rasentà la follia e un banco di latticini piemontesi mi ha letteralmente stregata. L'ambulante, come nella migliore tradizione, ha insistito che assaggiassi ogni formaggio esposto, e data l'ora (circa le 12), non ho resistito e mi sono portata a casa due formaggi di capra e un pezzo di toma piamontese erborinata che era (ne parlo al passato perchè non è durata una giornata, sigh!!) una vera goduria. A pranzo li ho accompagnati con brezel acquistati su una bancarella austriaca, stracarica di pani alle noci, integrali o con semi vari.



Per non farmi mancare la colazione ho fatto incetta di biscotti bretoni e qualche pastina al pistacchio dalla sicilia.
Anche Sara, il mio cucciolo ormai cresciuto, ha scoperto la sua vocazione verso il giardinaggio e si è portata a casa, da un banco di olandesi, due bei vasi di Echinacea Purpurea che presumo andrebbero trapiantati in un giardino che non abbiamo, e quindi, per il momento restano sul terrazzo. Cat, forse potrebbe venirmi in aiuto con qualche suggerimento in merito.


Commenti

Orchidea ha detto…
Adoro il mercato... sarà che mi ricorda quand'ero piccola e tutti i sabato mattina andavo con i miei genitori e mio fratello al mercato, quello grosso e che ha bacarelle di tutti i tipi. In particolare mi ricordo il profumo del pane nel bancone panetteria e i panini dolci che io e mio fratello ci facevamo comprare ogni volta e il banco del pesce con le anguille che si muovevano. Poi quando hanno messo un grosso supermercato vicino a casa purtroppo al mercato si è incominciato ad andare sempre più di rado.
Ciao.
daniela ha detto…
un mercato d'europa!
Che bellezza..
sergio ha detto…
Faxall"; Sarebbe "via pubblico passeggio"?

Quanto invidio la tua visita a quel mercato, se solo l'avessi saputo!

Godo la foto del fiore co immenso piacere.
a presto
Gloricetta ha detto…
Ciao Orchidea, e vero la grande distribuzione purtroppo, ha portato ad un cambiamento di abitudini, ma appena è possibile mi concedo il lusso di gironzolare tra le bancarelle del mercato cittadino, rionale o di paese più a portata di mano.

Ciao Daniela, è davvero un bellissimo mercato e per me, che purtroppo viaggio pochissimo, è stata una bellissima occasione per scoprire un pò di Europa.

Ciao Segiott, esatto il Faxall è proprio via Pubblico Passeggio (conosci?). Per il prossimo anno tieni d'occhio gli eventi della città, nel mese di settembre dovrebbe ripetersi. Se vuoi sapere se si sposterà in altre citta ti consiglio di visitare:http://www.fiva.it/mercati_europei/index2.asp
Anonimo ha detto…
spese golose che fanno venir volgia di tenrdere la mano per assaggiare
cat ha detto…
formaggi e bretzel! orpa a quest'ora mi viene un languorino...per l'echinacea: trapiantala in un bel vaso capiente, almeno 30-40 cm di diam, con terriccio da giardino, non dimenticare il drenaggio sul fondo. Le echinacea fioriscono a lungo e anche sfiorite non sono male, diventano delle specie di riccetti marroni. A fine autunno, sii spietata, taglia via tutto fino alla base, foglie comprese, buona notte cat
sergio ha detto…
Ciao Segiott, esatto il Faxall è proprio via Pubblico Passeggio (conosci?).
>>lo conosco palmo dopo palmo.
Piacenza: La bomba di riso dell'albergo Corona, il piedino di maiale in salsa verde del ristorante Cavaletto, nei pressi di piazza Cavalli, la coppa piacentina, di una salumeria in piazza duomo, I primi piatti che mangiavo in una trattoria, gestita da due simpatiche sorelle..

Chissà se questi posti ci sono ancora?

A presto
Gloricetta ha detto…
Ciao Francesca,dovrai accontentarti di un assaggio virtuale.

Ciao Cat, un amico giardi-bloger devo dire che fà sempre comodo. Grazie per le "dritte" e se riesco a non stroncarle ti terrò informato.

Ciao Sergiott, beh un pò di cose sono cambiate, l'albergo "Corona" come anche il "Cavalletto" non esistono più da anni, mentre la gastronomia Garetti di piazza Duomo è rimasto l'ultimo baluardo dei negozi storici di Piacenza. Per farci spesa devi accendere un mutuo...ma ha mantenuto alta la qualità. Altro stupendo ristorante era L'Agnello, in piazza Cavalli e da poco ha chiuso i battenti. L'anziano proprietario non è riuscito a trovare chi portasse avanti la sua cucina tradizionale.Peccato... penso che il centro storico perda di valore senza la sua memoria gastronomica.

Glò
graziella ha detto…
Come resistere a tutte quelle bancarelle??
A Mestre (ve) organizzano "L'Italia dei sapori" e ti assiccuro che ogni volta torniamo con mille sacchetti con golosità di tutti i tipi!

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